Laura Faoro

Definita già nel 2015 da F. Francione de Il Manifesto una delle più promettenti flautiste italiane, emerge sulla scena internazionale vincendo nel 2019 il Premio Stockhausen, assegnatole dalla Fondazione Stockhausen, premio mai conseguito prima da un flautista italiano.

Ha all’attivo in Italia e Europa dal 2014 un’intensa attività da solista e performer (MA/IN Matera Intermedia Festival 2021; STEM and the City 2021 in diretta RAI; Festival Milano Musica 2019; Festival Aperto – I Teatri 2020 e 2019; Centro d’Arte di Padova 2019; Serate Musicali; Stockhausen Konzerte 

Kürten 2019; Piccolo Teatro di Milano; Sala Umberto, Roma;Mese Shakespeariano di Bari; LAC di Lugano; Radio Svizzera Italiana; Estate Sforzesca; Parade Electronique; artista supportata dal GAI Giovani Artisti Italiani e dal MIBAC; invitata dagli IIC di Stoccarda, Strasburgo e Melbourne dal 2015). Collabora inoltre con AGON; Tempo Reale; MMT; Syntax Ensemble; mdi ensemble; Società Italiana di Musica Contemporanea; Jeunesse Musicale e suona con musicisti versatili quali M. Viel, W. Prati, R. Gottardi, S. Cignoli, Trio Broz.

Flautista dalla preparazione multidisciplinare (consegue assieme la laurea al Conservatorio Verdi e in Archeologia all’Università Cattolica di Milano entrambi cum laude), Laura studia con D. Formisano, J.C. Gerard, M. Marasco e si specializza nel repertorio contemporaneo come solista (cum laude) e camerista presso il CSI di Lugano, studiando con M. Caroli e poi con A. Morini. Dal 2014 ha concepito e realizzato da performer diversi progetti volti a valorizzare il linguaggio musicale contemporaneo unito ad altre forme artistiche per i quali ha vinto diversi premi e riconoscimenti. A settembre 2021 pubblica per Stradivarius il suo primo CD per flauto ed elettronica Ceci n’est pas une flûte.

Da anni svolge un’intensa attività didattica: attualmente è docente presso il Civico Istituto Sammartini di San Donato, la Fondazione Musicale Vincenzo Appiani di Monza e la Civica Scuola di Musica Licitra di Cinisello Balsamo.